Fatica, sacrifici, volontà e tanto tanto durissimo lavoro. Così una banda di ragazzini terribili cresciuti in mezzo a mille difficoltà ottiene un meraviglioso successo in Messico ai campionati Panamericani.
In una finale emblematica che ha visto Cuba rimontare l’Argentina passando dallo 0-2 ad un fantastico 3-2 (tie break 19-17) hanno dato l’ennesima dimostrazione che volere è potere e che una mentalità vincente permette di mettere sempre quel qualcosa in più che fa la differenza.
È il nostro dirigente Roberto Fusaroli che da anni nello staff della nazionale caraibica cura l’aspetto motivazionale di questi ragazzi a spiegare le ragioni di un successo che sorprende.
“Nascere e vivere a Cuba non è semplice, molte cose che a noi sembrano scontate e dovute, questi ragazzi se le devono conquistare con sudore ed impegno. Inutile dire che accanto a mezzi fisici invidiabili, questi sono spinti da motivazioni che hanno dentro di loro e che io cerco di tenere vive e stimolare”.
“Personalmente lavorare con questo staff rappresenta un orgoglio e sono contento di contribuire a far gioire sia gli undici milioni di cubani nell’isola e tutti quelli in giro per il mondo. Quando entriamo in un palazzo dello sport, tifo a parte, la “nostra” nazionale da sempre ispira simpatia, ora anche rispetto per il livello raggiunto.”
“Ora ci aspetta il grande sogno chiamato Olimpiadi. Sono certo che a Rio ci divertiremo. Porterò con me un pezzo del Master Olimpia e sono certo che tornerò arricchito da ciò che vivremo nel magico ambiente dei giochi.
Il mio obiettivo è far capire alle nostre ragazze che anche quando le difficoltà sembrano insormontabili le chiavi di ogni successo sono dentro di noi. Il mio credo è che finché non cade l’ultima palla non si molla….mai. In poche parole “nulla è impossibile, basta crederci”.